Al Chiarissimo Professore Raffaele Perrelli, Preside della Facoltà di Lettere dell’Università della Calabria e p.c. al Magnifico Rettore Prof. Giovanni Latorre

Il proliferare dei titoli onorifici “elargiti” a illustri incompetenti, spesso al solo scopo di reclamizzare un ateneo (perché scrivere ancora  la parola con la maiuscola?), offende lo studio diligente ed appassionato, il sapere acquisito attraverso un itinerario di impegnativa ricerca, la stessa professionalità dei docenti, sulla preparazione dei quali ci si interroga, se riescono a premiare la pessima dottrina di un qualunque di turno, Benigni ad esempio (luglio 2011), con titoli che bisognerebbe riservare a ben altri livelli di conoscenza.

“…Appare in particolare meritorio lo sforzo profuso al servizio della Divina Commedia. La sua iniziativa di portare nelle piazze e nei teatri il poema, attraverso recite e letture commentate di alcuni canti, ha rappresentato infatti un contributo pedagogico di formidabile impatto”, lei sostiene a proposito del business inverecondo del Tutto Dante (fino a 260 Euro al secondo sperperati dalla Rai nel 2007) teso a divulgare non Dante, ma la sua caricatura, non la Commedia, ma un farraginoso calderone di panzane, letterarie, filologiche, storiche, filosofiche, teologiche,  mnemoniche perfino, se dai pulpiti delle piazze, dai palcoscenici dei teatri e dagli schermi della televisione si riesce a “udire” storpiature come “e sua nazion sarà di feltro in feltro”… (Le rammento, a proposito, la lettera del 1359 in cui Francesco Petrarca spiega a Giovanni Boccaccio di avere abbandonato la poesia in volgare per non essere “maltrattato”, come è accaduto all’Alighieri, dal popolo ignorante ed ottuso: “…questi sciocchi lodatori i quali non sanno mai perché lodano né perché biasimano, e infliggendogli [si riferisce a Dante] la più grave ingiuria che si possa recare ai poeti sciupano e guastano, recitandoli, i suoi versi, del che io, se non fossi così occupato, farei clamorosa vendetta. Non posso invece se non lamentarmi e disgustarmi che il volto della sua poesia venga imbrattato e sputacchiato dalle loro bocche” (cfr. “O Dante o Benigni“, Arduino Sacco Editore. Roma).

Pensa che Benigni capisca quello che meccanicamente ripete? Il comico sembra non avere un solido retroterra umanistico (ha conseguito un diploma di Segretario d’azienda) e palesa ignoranza dimostrabile di materie indispensabili per rivestire il ruolo dell’esegeta. Avrebbe appena potuto essere tollerato se avesse soltanto recitato i Canti che ha memorizzato, talvolta in maniera approssimativa, come una litania… Che lasci a chi sa, il commento dell’Alighieri. Al capolavoro dantesco è stato arrecato almeno un doppio danno: il travisamento dei contenuti e il camuffamento partitico, per cui Dante è ormai stendardo di Sinistra, e a chi si permette di rilevare l’inadeguatezza del commediante toscano al ruolo di cattedratico, viene affibbiata l’etichetta di fanatico di Destra.

Peccato che lei abbia voluto sostenere, più o meno consapevolmente, la divulgazione d’ignoranza che dilaga inarrestabile e che nemmeno a chi dovrebbe difendere i valori autentici della Cultura permette più di essere sereno.

Mi scusi lo sfogo, ma non ritengo etico il silenzio connivente.

Quando potrà si procuri – e legga per intero – il Saggio che in questi giorni pubblica l’Editore Arduino Sacco di Roma, dal titolo “O Dante o Benigni”, e forse comprenderà il senso di questa mia.

Con la speranza che la tendenza verso il disfacimento inverta la rotta.

Amato Maria Bernabei

P.S. Mi piacerebbe sapere quanti titoli onorifici le sono stati conferiti, Professore: Benigni ne conta ormai otto, devastanti per l’effetto sull’opinione pubblica… Davvero si reputa tanto meno preparato e degno di merito del saltimbanco di Misericordia, che la stupidità dei media ha candidato nel 2007 perfino al Nobel per la Letteratura?

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N.B. La lettera è stata inviata, e contemporaneamente pubblicata su questo sito,
circa cento giorni fa: non ha mai ricevuto risposta.
Il potere agisce, non chiarisce.
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A TUTT’OGGI, NESSUNA RISPOSTA! (1° DICEMBRE 2019)

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Documenti eloquenti:

Il Rettore Magnifico Latorre parla del “grande intellettuale”:

http://www.cn24.tv/news/39372/unical-tutto-pronto-per-le-celebrazioni-dei-40-anni-di-attivita.html

La contestazione degli studenti

http://www.youtube.com/watch?v=OKiHMJtWhXE&context=C4557a84ADvjVQa1PpcFMA_Jttswwb3Njhle9eZ9ZNmQidwofuERY=

Pergamene facili, ovvero la possibilità di farsi pubblicità grazie al conferimento di lauree a personaggi famosi:

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/economia/2011/14-marzo-2011/pergamene-facili-boom-siciliariconoscimenti-attori-archistar-190219751032.shtml

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