di Desirée D’Anniballe
Sul dizionario della lingua italiana, il termine Afonia significa “perdita della voce”. Tuttavia una simile definizione non può bastare quando la voce che si perde è quella dell’anima. Allora non si può ridurre tutto ad una spiegazione di tre parole.
Quando è la voce dell’anima a tacere, vuol dire che quanto in effetti “si muove” in essa è talmente grande, talmente forte, da non potersi servire di alcun mezzo per esprimersi.
Questo tipo di silenzio può essere assordante. Questo silenzio può mettere i brividi. Molti di noi fanno l’impossibile per nasconderlo sotto i brusii, i rumori, i boati di cui ogni giorno ci circondiamo. Ma dobbiamo imparare ad ascoltare questi silenzii, perché sono portatori di verità che crederemmo perdute.
Oggi questo silenzio mi dice che mi manca qualcosa, qualcuno, e che forse potrei smetterla di preoccuparmi per un’inezia, di adirarmi per un’offesa subìta, di piangere per qualche cosa che, tanto, non tornerà mai più.
Piuttosto potrei gioire per averla avuta, sorridere poiché aver ricevuto ferite è comunque meglio che averle inferte, convogliare energie in qualcosa di costruttivo.
Guardare la vita “da lontano” per restituire le giuste dimensioni alle cose, senza per questo uscirne fuori.
Essere la protagonista principale del libro che sto scrivendo, lasciando indietro le pagine piene -che nessuno mai potrà cancellare e di cui sono padrona- e guidare la mano che scrive con entusiasmo nonostante i momenti di afonia. Momenti in cui ciascun essere umano si perde andando incontro al “blocco dello scrittore”; guarda la vita in quelle pagine bianche che soltanto lui può riempire.
Ricominciare a scrivere, ritrovare la parola anche se non sarà mai sufficiente a spiegare l’Infinito nascosto in ognuno di noi.

“Il vuoto non esiste. Celato nella nostra anima, c’è un mondo gigantesco, che attende soltanto di essere scoperto. E’ intoccato, forte e colossale… è possente e nuovo e noi ci spaventiamo al solo pensiero di accettare la sua esistenza.” (Paulo Coelho)

Desirée D’Anniballe